La repaglinide è un farmaco ipoglicemizzante orale, il cui principio attivo omonimo, repaglinide, stimola la secrezione di insulina da parte del pancreas. Agisce chiudendo i canali del potassio ATP-dipendenti nelle cellule beta pancreatiche, il che porta alla depolarizzazione della membrana cellulare e all'apertura dei canali del calcio. L'afflusso di calcio stimola quindi il rilascio di insulina.
Il dosaggio di repaglinide è strettamente personalizzato e deve essere determinato dal medico curante in base alla risposta individuale del paziente e ai livelli di glucosio nel sangue. Generalmente, si inizia con una dose bassa, che viene poi gradualmente aumentata fino a raggiungere il controllo glicemico desiderato. È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e non modificare autonomamente il dosaggio. La repaglinide è disponibile in compresse di diversi dosaggi (ad esempio 0.5 mg, 1 mg, 2 mg).
La repaglinide (sia per uomini che per donne) è indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare quando la dieta e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti a controllare la glicemia.
Alcuni analoghi del principio attivo repaglinide non sono facilmente reperibili sul mercato con lo stesso nome commerciale, ma farmaci con meccanismi d'azione simili, come le sulfoniluree, possono essere considerati alternative (sempre sotto stretto controllo medico).
Farmaci con un effetto simile alla repaglinide, cioè che stimolano la secrezione di insulina, includono: